Newey in Ferrari? Hamilton: "Un privilegio lavorare con lui, vedremo..."

Più di ogni altra notizia legata al week end di gara, a Miami (qui gli orari del week end) tiene banco l'addio di Adrian Newey a Red Bull, dal 2025. Una decisione in grado di scompaginare i valori della Formula 1 nel medio periodo, sia che il tecnico decida di legarsi a un altro team, sia che il suo genio esca dal campo di gioco e non sia più una variabile decisiva come spesso lo è stata sul piano tecnico.

Newey in Ferrari? Chissà. Certo è un'opzione, a sentire i rumours. Come lo è il progetto Aston Martin. Era il 2023 quando, in un'intervista al podcast del sito della Formula 1, Adrian Newey elencava tra le "stranezze" di una carriera lunga quasi 40 anni nella massima serie il non aver lavorato per la Rossa né, mai, con Lewis Hamilton.

Ferrari in crescita, un privilegio lavorare con Newey

Inevitabile chiedere all'inglese, nel giovedì che precede il GP di Miami, dell'annuncio clamoroso dato il primo maggio. Risposta scontata, quando gli viene chiesto se gli piacerebbe lavorare con Newey: "Moltissimo. Voglio dire, Adrian è noto per... ha una storia grandissima, ha un curriculum tale, ha fatto un lavoro straordinario in tutta la sua carriera, nel coinvolgimento che ha avuto con i team e per le competenze che ha. Penso che sarebbe un'aggiunta incredibile. 

La Ferrari credo abbia già una grande squadra, stanno già facendo progressi enormi, passi da gigante e la loro macchina è più veloce quest'anno. Però, sì, sarebbe un privilegio poter lavorare con lui".

A voler costruire scenari, Newey in Ferrari avrebbe la sfida di un team da riportare al successo nel mondiale, in un nuovo corso tecnico. A latere, ci sarebbe quel progetto di imbarcazione transoceanica che vede Ferrari collaborare con Giovanni Soldini e sul quale riversare altro impegno e passione, per un Newey affascinato dal tema.

Newey in cima alla lista dei desideri

Hamilton non nasconde come, potendolo fare, il nome del tecnico finirebbe eccome in un elenco di desideri da esaudire. Non può certo svelare se, tra le condizioni dell'approdo in Ferrari nel 2025 ci sia stata quella dell'ingaggio di Newey. Né può svelare se sia stata la carta alla quale Vasseur e la presidenza hanno presentato tra fine 2023 e inizio 2024 a Lewis come concreto progetto futuro.

"Sono conversazioni private, se avessi dovuto fare un elenco di persone con le quali mi sarebbe piaciuto lavorare, sarebbe stato sicuramente in cima all'elenco. Non so quali chance ci siano, vedremo", dice Hamilton sul possibile approdo a Maranello di Newey.

Il resto è un ricordare il 2007, "quando arrivai in McLaren, dal mio punto di vista si trattava di una monoposto evoluzione di quella progettata da lui. Arrivai appena dopo la sua uscita. Quella macchina fu un'evoluzione da un concetto al quale aveva lavorato, perciò mi sentii privilegiato di avere l'occasione di toccare qualcosa su cui aveva lavorato lui".

Red Bull non sarà finita senza Newey

Come anche la convinzione che una Red Bull più "povera" perché priva delle intuizioni di Newey non finirà in disgrazia tecnica. Di certo non avverrà nel 2025. 

"Correre contro la squadra di cui è stato una parte così rilevante negli anni è stata una grandissima sfida. Però, credo che dovremmo sempre ricordarci che ci sono molte persone sullo sfondo e non si tratta di una sola persona chiave: è il lavoro di tutto un team e non di un singolo. 

Potete immaginare tutta l'esperienza straordinaria che porta alla squadra, le persone con le quali lavora continueranno a fare un lavoro incredibile e non mi aspetto che Red Bull smetta di fare grandi macchine nei prossimi anni. Però, qualsiasi team potrà dirsi fortunato di poter lavorare con lui".

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